di tennessee williams

Lo zoo di vetro

SINOSSI

“Lo zoo di vetro” segnò l’inizio del successo di Tennessee Williams, avviandosi a diventare uno dei grandi classici del teatro del Novecento. Un “dramma di memoria”, secondo la definizione dello stesso Williams, una potente messa in scena dell’atto del ricordare e del rapporto con il passato come luogo del rimpianto.

Al centro del dramma, in un opprimente interno piccolo borghese, il fallimento di una famiglia, segnata dall’abbandono del padre. La vicenda è raccontata e rivissuta da Tom Wingfield.

Le figure della sua memoria tornano reali, bloccate in un perenne presente: la madre Amanda ancorata al ricordo di una giovinezza sfiorita; la fragile sorella Laura, zoppa e spaventata dalla vita, che trova consolazione nella collezione dei suoi animaletti di vetro; lo stesso Tom, rancoroso e irrealizzato, che si rifugia ogni sera nel cinema e nell’alcool; e infine l’arrivo di Jim, amico di Tom, come speranza per un cambiamento…

All’inizio del dramma Tom si rivolge agli spettatori: “Per cominciare rimetto indietro il calendario. Lo riporto a quello strano periodo degli anni trenta, quando l’immensa massa della borghesia americana frequentava un’immane scuola per ciechi. [….] Il dramma è memoria. Essendo memoria, il dramma, la sua luce è fioca, è sentimentale, non è realistico. […] Jim è il personaggio più realistico della commedia, in quanto è un emissario del mondo della realtà dal quale eravamo in un certo senso separati.”

Se questa è la cornice all’interno del quadro le relazioni tra i personaggi sono reali, a tratti crudeli e violente: la bellezza e la fragilità degli animaletti dello zoo di vetro pare allora ricordare l’interiore fragilità degli esseri umani, incapaci di sopportare il peso della realtà senza andare in frantumi.

CAST

AmandaAnna Carmagnola 

TomGianluca Argentero

LauraAlessandra Caracciolo

JimAndrea Roggia

Regia – Luciano Caratto

Costumi – Benedetta Perego

Disegno luci – Pier Paolo Nuzzo

Scenografia – Dario Favatà

Fotografia – Denise Aimar

Grafica – Eduardo Viviani

Assistente alla regia – Claudia Bruno

 

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