Fools

A Kulyenchikev, remoto villaggio ucraino, gli abitanti conducono la propria esistenza senza il minimo supporto dell’intelligenza. Vittima di una maledizione vecchia di due secoli, tutta la popolazione non è in grado di compiere alcun ragionamento sensato. Ma a tutto c’è un perché…

L’arrivo in paese del nuovo insegnante cambierà le cose, il volenteroso professor Leon cercherà di capire la ragione di tanta dilagante stupidità e di porvi rimedio, riusciranno la conoscenza e l’amore a spezzare la maledizione?

Definito dallo stesso autore una “favola senza tempo”, che ti fa pensare che da un momento all’altro i personaggi comincino a cantare e danzare come in un qualsiasi musical di Broadway, la pièce riprende un racconto popolare russo che l’autore riattualizza e rende senza tempo, con arguzia.

Neil Simon si rifà al classico schema della commedia degli equivoci, qui innescati dalla “stupidità” dei personaggi, che non riuscendo ad andare al di là del proprio naso, non sanno di conseguenza neppure oltrepassare la barriera del significato letterale delle parole.

Più attuale di quanto a prima vista possa sembrare, “Fools” esplora attraverso situazioni divertenti e surreali l’ignoranza, quella del singolo, facilmente controllabile, e quella dei potenti, che invece può avere conseguenze devastanti sulla vita di tutti.